la foresta fossile

la preistoria ti aspetta ..jump in

IL SITO

La Foresta Fossile di Dunarobba venne alla luce verso la fine degli anni ’70, all’interno di una cava di argilla destinata alla fabbricazione di mattoni per l’edilizia.

I resti dei circa cinquanta tronchi di gigantesche conifere attualmente visibili costituiscono un’eccezionale e rara testimonianza di alcune essenze vegetali che caratterizzavano questo settore della penisola italiana nell’arco di tempo compreso fra i 3 e i 2 milioni di anni fa, cioè nel periodo geologico noto come Pliocene.

Ancora in gran parte sepolta dal sedimento, questa antica foresta indica condizioni ambientali sostanzialmente diverse da quelle attuali, caratterizzate anche da un clima sensibilmente più caldo.

La conservazione dei tronchi in posizione di vita e il mantenimento pressoché totale delle caratteristiche del legno originario, sono ragionevolmente ascrivibili ad un seppellimento continuo e graduale avvenuto all’interno di un’area paludosa situata sulle rive di un ampio lago. Inoltre l’area era sottoposta ad un graduale sprofondamento, cioè ad fenomeno geologico noto come subsidenza.

Le particolari caratteristiche di questo sito paleontologico lo rendono un monumento naturalistico unico al mondo e di grande rilevanza scientifica.

Dal 1 luglio 2018 la Foresta Fossile è gestita dalla Società Cooperativa Surgente che, grazie ad un nuovo progetto di rilancio culturale ed economico innovativo ideato per il Territorio, si è proposta di restituire a questo sito unico al mondo l’attenzione che merita.

Oltre ad attivare una serie di progetti volti alla ricerca, alla conservazione e alla valorizzazione del sito, in accordo con la Soprintendenza dell’Umbria, Surgente ha avviato una strategia comunicativa promozionale per far riavvicinare alla Foresta Fossile un pubblico molto eterogeneo, rivolgendo particolare attenzione ai gruppi scolastici, attraverso una serie di opportunità formative.

Surgente si è proposta una cura particolare all’innovazione delle attività didattiche, accostando attività rodate e di sicuro interesse, come i laboratori di archeologia, geologia e scienze naturali, ad altre completamente nuove e addirittura sperimentali, come i laboratori di teatro e video-documentari abbinati alle discipline scientifiche. É stato creato, quindi, un ampio ventaglio di proposte. mai realizzate sinora, di tipo interdisciplinare, che non pongono limiti né alla conoscenza teorica né alla esperienza pratica.

Tra questi, il progetto “La Foresta va a scuola”, con cui i nostri operatori sono in grado di portare negli Istituti Scolastici varie attività didattiche divise in moduli da realizzare in più giornate e da svolgersi direttamente nelle classi, consentendo così un risparmio delle spese di trasporto.

Un altro è rappresentato da “La foresta scopre il territorio”, concepito per condurre i visitatori e le scolaresche alla scoperta delle nostre bellezze, mediante percorsi e passeggiate didattiche rivolte alle scuole. Il progetto, che nasce non a caso da una Cooperativa di Comunità, mira a coinvolgere gli alunni della zona, ponendoli a contatto con la realtà che vivono tutti i giorni ma di cui non conoscono gli aspetti storici e naturalistici o le bellezze che esso custodisce. Cliccando sull’icona qui a fianco si può scaricare il catalogo completo di tutte le nostre offerte, corredato di schede sintetiche relative alle attività didattiche da noi proposte.

INFORMAZIONI E ORARI

IL SITO SI TROVA COMPLETAMENTE ALL’APERTO pertanto si consigliano scarpe da ginnastica e k-way nella stagione invernale / scarpe chiuse e cappello con visiera nella stagione estiva.

Si effettuano solo visite guidate, nei seguenti orari:

APRILE, MAGGIO, GIUGNO, SETTEMBRE E OTTOBRE
Martedì e Mercoledì => 10:30 e 11.45
Giovedì, Venerdì, Sabato, Domenica, prefestivi e festivi =>10:30, 11:45, 15:30 e 16.45


LUGLIO e AGOSTO
Da Martedì a domenica, prefestivi e festivi =>10:30, 11.45, 16.30 e 17:45

Durante la settimana di Ferragosto, dal 13 al 18, sarà possibile effettuare una visita serale alle ore 19. Il giorno 15 è prevista una visita ulteriore alle ore 13.


NOVEMBRE, DICEMBRE, GENNAIO, FEBBRAIO E MARZO
Da martedì a venerdì => 10:30, 11:45 – Sabato e domenica => 10:30, 11:45, 14:15, 15:30

E’ possibile prenotare visite di gruppo anche al di fuori degli orari stabiliti.

Al Centro di Paleontologia Vegetale si svolge nel corso dell’anno , su prenotazione, un’ampia e diversificata attività didattica per scuole d’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di I e II grado

Il Centro di Paleontologia Vegetale è attrezzato per l’accoglienza di persone disabili.

Per informazioni:

Telefono: +39 0744 940348

Email: cooperativasurgente@libero.it – foresta.fossile@libero.it

LA GROTTA BELLA

sito al momento non visitabile

La cavità naturale, denominata Grotta Bella, è localizzata nei pressi del piccolo borgo di Santa Restituta, a circa 12 km da Avigliano Umbro (TR). La grotta, situata in una zona pedemontana all’interno di un’area boschiva, si apre sulle pendici del Monte L’Aiola che costituisce la propaggine più orientale dei Monti Amerini. La cavità, irregolarmente circolare, presenta un diametro maggiore pari a circa 40 metri ed un altezza, nel punto più elevato, di circa 10 metri; a ridosso dell’androne principale si dipartono una serie di cunicoli laterali ricchi di concrezioni stalattitiche e stalagmitiche.

Gli scavi eseguiti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria, tra il 1970 e il 1974, hanno messo in evidenza numerose testimonianze archeologiche. Attraverso l’analisi dei reperti rinvenuti si è potuto stabilire un utilizzo della grotta, probabilmente con scopi insediativi, a partire dal Neolitico Inferiore fino all’ Età del Bronzo. Dalla fine del VI sec. A.C. l’utilizzo del sito assume una finalità esclusivamente cultuale, testimoniata dal rinvenimento dei bronzetti schematici caratteristici della religiosità votiva delle antiche popolazioni umbre. Infine, dal III sec. A.C. con la romanizzazione, ai bronzetti si sostituiscono i votivi anatomici in terracotta peculiari dell’area etrusco-laziale-campana. Le ultime testimonianze, di una saltuaria frequentazione, risalgono al V-VI sec. D.C.